Vi Consigliamo: Top Ristoranti a Sanremo per Ogni Tipo di Palato

Sappiamo bene che uno dei più grandi piaceri della vita è il buon cibo e Sanremo ha una vasta gamma di esperienze culinarie da offrire. E noi, da LiguriaHomes Casamare, vogliamo proporvi alcuni dei nostri ristoranti preferiti che possono accontentare tutti i gusti.

Credit: Cookist.it

Per gli Amanti del Pesce:

“Flipper”, Corso Mombello

Se siete appassionati di pesce, Il Ristorante Flipper è una tappa obbligatoria. Il ristorante è specializzato in piatti di pesce fresco e di provenienza locale che sono tanto deliziosi quanto sostenibili.

Per gli Amanti della Pizza Napoletana:

“Al 61”, Via Gaudio

Avete voglia di una vera pizza napoletana? “Al 61” è la risposta. Le loro pizze, cotte nel forno a legna, sono una fetta di Napoli nel cuore ligure.

Per gli Amanti della Pizza Romana:

“Pizzeria I Quattro Amici”, Via XX Settembre

Se preferite una pizza più sottile, “Pizzeria I Quattro Amici” offre una versione unica della pizza più classica italiana, leggera, croccante e ricca di ingredienti freschi.

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LiguriaHomes Casamare Golf Cup 2022

Il prossimo 4 e 5 Giugno si terrà la LiguriaHomes Casamare Golf Cup presso il prestigioso Circolo Golf degli Ulivi a Sanremo.

La collaborazione tra LiguriaHomes Casamare e il Circolo Golf degli Ulivi a Sanremo prosegue senza sosta e dopo la brandizzazione dei golf car del circolo siamo lieti di presentare questa due giorni di gara nel weekend del 4 e 5 Giugno 2022, con la possibilità di partecipare anche alla singola giornata del sabato o della domenica.

La gara, a coppie, si svolgerà con la modalità mista che prevede 18 buche del sabato con formula “4 palle Stableford” mentre la domenica sarà una 18 buche “Louisiana Stableford”.

Tanti i premi in palio:

1a – 2a – 3a COPPIA NETTA
1a COPPIA LORDA
1a COPPIA MASTER
1a COPPIA MISTA
1a COPPIA NETTA DEL SABATO
1a – 2a COPPIA NETTA DELLA DOMENICA

Oltre a numerosi premi ad estrazione e gadget per tutti i partecipanti.

Per le iscrizioni contattate la segreteria del Circolo Golf degli Ulivi al numero 0184557093 o scrivete a info@golfsanremo.com

Il Team di LiguriaHomes Casamare sarà presente al Circolo, sia sul campo a gareggiare e sia in Club House, a Vostra disposizione per un saluto e per ogni vostra esigenza immobiliare in Liguria, in Italia e nel Mondo.

La nostra nuova agenzia immobiliare a Sanremo

Benvenuti nel nostro nuovo ufficio di San Remo

Agenzia immobiliare Sanremo

Dopo 17 anni al numero 24 di Via Matteotti, siamo lieti di presentarvi la nostra nuova sede di Sanremo, sempre nella centralissima e prestigiosa Via Matteotti ma al numero 143, all’interno dello splendido “Palazzo Borea d’Olmo”.

“Palazzo Borea d’Olmo” è uno dei più importanti edifici barocchi della Liguria occidentale. Fu costruito a più riprese a partire da un nucleo tardo-medievale e assunse l’attuale fisionomia in piena epoca barocca, tra XVII e XVIII secolo. L’edificio è stato ininterrottamente abitato da membri della nobile famiglia Borea d’Olmo. Dopo la graduale alienazione delle circostanti superfici a giardino, si trova attualmente ad essere direttamente prospiciente, verso sud sulla via Matteotti, corso principale della città.

Sulle facciate sud e ovest si notano due bellissimi portali in marmo, con i portoni originali in legno, sormontati dalle statue marmoree della “Vergine con il Bambino” e del “S. Giovanni Battista”, opera dell’artista fiorentino Fra Giovanni da Montorsoli (1507-1563), in gioventù allievo prediletto e aiutante di Michelangelo. L’atrio monumentale, di puro stile genovese, presenta colonne e balaustre in marmo, una breve scalinata e un armonico gioco di volte.

Il Palazzo ha condiviso per più secoli le vicissitudini della storia locale; ha ospitato una lunga serie di principi, di sovrani e di uomini illustri: dalla regina Elisabetta di Spagna, al re Carlo Emanuele III, al Jean Honorè Fragonard, al papa Pio VII, al principe Filippo di Edimburgo.

Potete contattare la nostra nuova agenzia immobiliare di Sanremo al numero 0184574262 o all’indirizzo email sanremo@casamare.net

Tutte le nostre proposte immobiliari a Sanremo sono visionabili su www.casamare.net

Sanremo e lo spettacolo del Carri Fioriti “Sanremoinfiore 2013”

Torna lo spettacolo dei Carri Fioriti a San Remo

Domenica 10 marzo 2013 torna la celebre sfilata dei Carri Fioriti di Sanremo. Questa importante manifestazione nasce nel 1904 con il nome: “Festa della Dea Flora” in cui sfilavano le carrozze ornate e decorate dai fiori di Sanremo. Con il passare del tempo il successo fu tale da divenire un appuntamento annuale. Procedette regolarmente sino al 1966, dopo di che fu interrotto sino al 1980, e riprese trasformandosi in uno degli eventi “clou” del calendario manifestazioni del Comune di Sanremo.

Il Corso Fiorito è seguito da circa 60.000 spettatori che vengono a Sanremo appositamente per assistere a questo evento, nonchè da milioni di telespettatori che seguono la manifestazione in diretta televisiva, essendo il corso fiorito ripreso dalle telecamere di Linea Verde (Rai 1).

Quest’anno il tema della manifestazione sarà: “ L’UOMO NELLO SPAZIO ”.

Il Corso Fiorito si svolgerà, come di consuetudine,  dalle ore 10:00 alle ore 13:30

ORDINE DI SFILATA E TITOLO DEL CARRO:

  1. GOLFO DIANESE – “A SPASSO NEL COSMO”
  2. RIVA LIGURE – “ALLUNAGGIO!!!AR…RIVA (LIGURE) BUZZ LIGHTYEAR”
  3. BORDIGHERA – “APOLLO 10”
  4. VENTIMIGLIA – “ASPETTANDO IL RITORNO”
  5. TAGGIA – “AVATAR”
  6. SANTO STEFANO AL MARE – “FUTURAMA”
  7. DOLCEACQUA – “LIGURI NELLO SPAZIO”
  8. SEBORGA – “ALLA CONQUISTA DI NUOVI PIANETI”
  9. OSPEDALETTI – “PASSEGGIATA … TRA I PIANETI”
  10. VALLECROSIA – “VERSO L’INFINITO E OLTRE”

Qui troverete tutte le informazioni:  http://wwww.sanremoinfiore.it/

I 100 anni della Chiesa Russa di Sanremo

In occasione del centenario dell’inaugurazione della celebre Chiesa Russa di corso Imperatrice, che tanto ha contribuito a rendere famosa Sanremo in tutto il mondo, ecco in breve la sua storia:

L’iniziativa per la costruzione di un edificio religioso a Sanremo, da destinarsi a luogo di culto per la numerosa comunità russa locale di fede ortodossa, era partita dall’imperatrice madre Maria Fërodovna, vedova di Alessandro III e madre di Nicola II, con l’approvazione del procuratore del Santo Sinodo Vladimir K. Sabler, anche per ricordare adeguatamente il soggiorno matuziano, avvenuto tra il 1874 e il 1875, dell’imperatrice Maria Aleksandrovna, consorte dello zar Alessandro II, la quale aveva lasciato un buon ricordo in città, tanto che l’Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Stefano Roverizio di Roccasterone, aveva deliberato di intitolare il corso abbellito con le palme donate da lei stessa alla città, proprio alla sovrana russa. Prima ancora dell’erezione della nuova chiesa, la comunità russa sanremese disponeva peraltro già di una piccola cappella destinata al culto ortodosso e inaugurata il 21 febbraio 1910 nella casa dei fratelli Ermiglia in via Roma al civico 22, alla presenza del vescovo ortodosso Vladimir e di vari notabili russi provenienti anche da Nizza e Mentone, e della quale venne eletto starosta (sindaco) il signor Cheremtief. Il progetto venne affidato ad un architetto russo molto famoso e stimato, l’accademico Aleksej V. Sucev, che si ispirò allo stile della celebre chiesa moscovita di San Basilio e si avvalse della preziosa collaborazione degli ingegneri locali Pietro Agosti (figlio di madre russa) e Franco Tornatore, i quali approntarono il progetto definitivo della nuova chiesa, in cui seppero fondere in maniera armoniosa diversi stili, come quello neomoresco, neobinzatino e neoclassico, ottenendo un effetto di grande fascino grazie al suggestivo intreccio dei cromatismi delle cinque cupole a bulbo e della guglia.

Nel novembre 1912 era stato intanto varato il comitato promotore per l’erezione del nuovo edificio sacro, al quale aderirono, oltre a personaggi delle istituzioni, anche numerosi cittadini privati che diedero il loro fattivo contributo per la realizzazione dell’impresa, tanto che giunsero al comitato sostanziose offerte in denaro dalla Russia e da parecchi altri paesi, per cui si può ben dire che la chiesa sia stata eretta grazie anche all’impegno e alla devozione di molti fedeli ortodossi sparsi in tutto il mondo. Del comitato fecero dunque parte, oltre al presidente conte Giuseppe Tallevici, che aveva tra l’altro messo a disposizione un terreno di sua proprietà per la costruzione del nuovo edificio, e alla sua consorte di origini russe contessa Anna Tarasova, la signora Anna Suchanina, Théophile Debraud, il conte Seremetev, il viceconsole russo a Sanremo Giorgio de Thillot, gli ingegneri Agosti e Tornatore e l’architetto moscovita Sucev, il succitato primo progettista della chiesa, mentre il consiglio di fabbriceria era composto, oltreché dall’ambasciatore russo in Italia Anatolij Krupenskij e dal console generale di Russia a Genova principe A.L. Gagarin, dal sindaco di Sanremo Alfredo Natta Soleri, dal sottoprefetto Bodo d’Albaretto, dal pope della chiesa russa di Firenze e da varie personalità della colonia russa locale, tra i quali il conte del Castillo, la contessa Olsuf’eva, il generale Trouth, il signor Petrov e la signora Sipjagin. Il 9 dicembre 1912 si tenne la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo edificio, alla quale parteciparono tra gli altri le signore de Nepljuev, i principi Bagration, il barone de Karamicev e la sua consorte, il conte Vladimir Gurovskij, la signora Mlinkovskij, il dottor Asvadurov, il generale Boris de Kolombakin e sua moglie, la signora Kostomarov, la signorina Anna de Tulupov, la signora Daziarov e la generalessa Kotonev. Dopo l’avvio dei lavori, la costruzione in cemento armato della chiesa venne portata a termine in cento giorni lavorativi da una squadra di operai e manovali dell’impresa Vernassa diretti dall’assistente Francesco Malacrida.

Il 23 dicembre 1913 si svolse la solenne inaugurazione della nuova chiesa, dedicata a santa Caterina martire e al santo taumaturgo Serafino di Sarov – anche se è detta comunemente chiesa di Cristo Salvatore – e aperta nello stesso giorno all’esercizio regolare del culto russo-ortodosso. Alla cerimonia di inaugurazione parteciparono l’ambasciatore Krupenskij, il console russo a Genova Gagarin, il viceconsole della Russa in città du Thillot, il prefetto di Porto Maurizio Pesce, il sottoprefetto di Sanremo Bodo d’Albaretto e il commissario prefettizio Luigi De Lachenal. La chiesa fu consacrata dal vescovo ortodosso di Polock Vladimir, assistito dall’archimandrita Philipp, residente a Roma, e da altri sacerdoti nel corso di una funzione religiosa che durò oltre tre ore e che fu accompagnata da canti liturgici di rito bizantino-slavo eseguiti da un coro di cantori delle chiese russe di Mentone e Nizza; durante la cerimonia le contesse Tallevici raccolsero a beneficio della chiesa l’allora cospicua somma di 1800 lire. Dopo l’inaugurazione si tenne poi, su invito del presidente del comitato per l’erezione della chiesa conte Tallevici, un sontuoso banchetto all’Hotel Savoy, nel corso del quale fu intonato l’inno nazionale russo, seguito dalle note della Marcia reale italiana, dopodiché l’ambasciatore russo in Italia Krupenskij lodò apertamente gli ottimi rapporti esistenti tra la Russia e l’Italia, nonché i grandi meriti del conte Tallevici e dell’ingegner Agosti nell’erezione del nuovo edificio, annunciando l’invio di un telegramma allo zar Nicola II, che si trovava allora a Levadija, con espressioni di sincero omaggio da parte del comitato per l’erezione della chiesa e della colonia russa matuziana.

L’attuale edificio comprende tre corpi di fabbrica in comunicazione tra loro: la chiesa propriamente detta, a forma rettangolare, composta dalla grande navata centrale riservata ai fedeli, la zona absidale disposta ad emiciclo, separata dalla navata da una parete divisoria, nella quale si aprono tre grandi porte, di cui quella centrale, o porta dello Zar, chiusa da un cancello in ferro alto un metro, e la sacrestia, in cui sono custoditi vari oggetti sacri. La chiesa è sormontata dalle caratteristiche cinque cupole dorate policrome a tetto azzurro, al cui vertice sono poste le tipiche croci russe a tre braccia, e delle quali la centrale, più alta delle altre, si eleva a circa cinquanta metri dal suolo, mentre il campanile a forma ottagonale, situato a fianco della chiesa sul lato meridionale della costruzione, è dotato di cinque piccole campane. In occasione dell’inaugurazione furono inoltre donati agli amministratori dell’edificio sacro numerosi oggetti religiosi, sia votivi che ornamentali, tra i quali due icone del Salvatore e della Madre di Dio, copie fedeli dei dipinti del famoso pittore Viktor M. Vasnecov, attualmente esposti nella cattedrale di San Vladimiro a Kiev, offerte dalla signora Pauwers, e, come i quadri della città russa, collocate ai due lati delle cosiddette «porte reali». In particolare, i coniugi Tallevici donarono alla chiesa mobili, arredi, vasi e ornamenti sacri, oggetti rituali e diverse icone di notevole valore.

Lo scoppio della Grande Guerra e i successivi avvenimenti, tra i quali in particolare la caduta del regime zarista, impedirono il completamento della decorazione interna con la realizzazione di una serie di affreschi, secondo quanto previsto nel piano originario di costruzione della chiesa, il cui interno è ancor oggi del tutto spoglio, pur rappresentando il punto di riferimento obbligato per i turisti russi di passaggio nella nostra città. Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale l’edificio subì gravi danni a causa dei bombardamenti aerei, poi comunque riparati subito dopo la guerra a cura dell’Amministrazione comunale, che permise così alla chiesa di salvarsi dalla distruzione. Nel 1921 vennero sepolte, nella cripta dell’edificio, le salme, trasferite nella chiesa sanremese da Antibes, dei reali del Montenegro Nicola I Petrovic Njegos, della sua consorte Milena, genitori della regina d’Italia Elena di Savoia, e delle loro figlie Vera e Xenia, morte in esilio come i loro genitori. Il 29 settembre 1989 le spoglie mortali dei reali montenegrini sono state quindi traslate con una solenne cerimonia nel paese natale, dopo sessantotto anni di riposo in terra italiana a Sanremo, dove re Nicola aveva espressamente chiesto di essere sepolto insieme alla moglie e alle figlie. Sempre nel 1989 vennero collocati nel giardino della chiesa due busti in bronzo, raffiguranti il re d’Italia Vittorio Emanuele III e la regina Elena, realizzati nel 1930 dallo scultore Monti su modello di F. Johnson e rimasti a lungo in un magazzino, dove erano stati trasferiti dopo la caduta della monarchia in Italia. Nella chiesa si svolgono tuttora funzioni liturgiche di rito ortodosso nei giorni festivi.

Fonte: Sanremonews.it – Autore: Dott. Andrea Gandolfo

Sanremo: 63° Festival della Canzone Italiana e non solo…

Febbraio a San Remo è il Festival: come ogni anno, per una settimana, la Città dei Fiori sarà animata dalle note e dai colori della manifestazione canora famosa in Italia e nel mondo.

Il sipario del Teatro Ariston si alzerà dal 12 al 16 febbraio, ma chi decide di vivere il Festival nella città del Festival godrà di una settimana di backstage, con incontri, concerti, gossip e passerelle vip. E’ quasi impossibile sfuggire al ciclone di note che si abbatterà su Sanremo durante la sessantatreesima edizione del Festival: la centrale piazza Bresca, abituale centro della movida rivierasca, si trasformerà in un grande spazio dedicato a show case, incontri con cantanti e dj set.

Se sono i divi che vi interessa vedere da vicino, occhio alla passerella di via Matteotti: un red carpet d’eccezione in cui cantanti e ospiti d’eccezione fanno il pieno di pubblico, oppure aspettateli sotto gli hotel più prestigiosi. Ma a volte basta fare una passeggiata in corso Imperatrice, il lungomare che parte subito dopo il Casinò, per incontrare facce note della TV o cantanti in cerca di ispirazione.

Ma oltre il Festival, Sanremo offre molti spunti alternative. Una visita guidata al Casinò Municipale è quel che ci vuole per entrare nell’atmosfera liberty della città. Il più antico casinò italiano ancora attivo ha una storia secolare fatta dei personaggi che lo hanno frequentato: Pirandello, Mascagni, re Faruk d’Egitto, Carlo Rubbia, Sofia Loren, Giuseppe Ungaretti, Duke Ellington, Ella Fitzgerald. Non solo gioco, ma anche cultura , spettacolo, teatro, musica: proprio qui nel 1951 si svolse la prima edizione del Festival.

La Sanremo liberty è tutta da scoprire. Sanremo, tra Ottocento e Novecento, ospitò grandi architetti e magnati di varie nazionalità che spesso lasciarono in città segno del loro passaggio per l’avanguardia delle scelte architettoniche. E’ lo stile liberty quello che domina in centro e nelle ville circostanti. Visite guidate permettono di apprezzarne la bellezza: da villa Angerer alla bella villa Rothembourg, oggi residenza del Vescovo; Villa Santa Clotilde, acquistata da Don Orione per farne una casa di assistenza; Villa Virginia, Villa Fiorentina, Villa Perla e Villa Capodimonte, fino a Villa Zirio, che nel 1887 ospitò l’imperatore Tedesco Federico III. Dal piano terra della Villa parte il più antico ascensore d’Europa.

Un luogo unico e speciale è poi la Chiesa Russa, proprio dietro il Casinò. Chi arriva a Sanremo non può poi ignorare che questa è la città di uno dei più grandi scrittori italiani: Italo Calvino. Villa Meridiana, la strada di San Giovanni: pochi dei luoghi di Calvino sono ancora vivi, la Sanremo di Calvino è ormai una città invisibile. Ma a spasso nella Pigna, nella città vecchia, o sul porto, o, ancora, nei nuovi popolosi quartieri di via Martiri o via Pietro Agosti, è possibile ritrovare ciò che ispirò “La speculazione edilizia”. Una mostra “Le città invisibili”, aperta durante il Festival nell’atrio della Biblioteca Civica di Sanremo, ospita una installazione inspirata a Italo Calvino: una serie di illustrazioni, realizzate con materiale povero e con il solo supporto tecnico di una fotocopiatrice elevata a “strumento creativo”, che propongono composizioni di caratteri stampa riferiti alle città invisibili indicate dallo scrittore. Per spostarvi o fare un po’ di moto, approfittate dalla bellissima Pista Ciclabile Area 24. La pista si estende sulla costa ligure lungo 24 chilometri e attraversa ben 8 Comuni, da Sanremo a San Lorenzo a Mare. Progetto avviato nel 2008, verrà ulteriormente esteso ad Ospedaletti per circa 60 Km di Riviera Ligure di Ponente. Se è lo shopping invece che vi interessa, nessun problema: i negozi di via Matteotti, via Corradi, san Siro, corso Mombello, piazza Bresca, via Agosti e via Feraldi saranno aperti per Saldi di gioia. Che occasione, comprare grandi firme al Festival di Sanremo!

Segui gli eventi in programma, su www.sanremo.rai.it

Fonte: turismoinliguria.it