Analisi del Mercato Immobiliare della Riviera di Ponente, Liguria: Dinamiche 2017-2023

Dinamiche e tendenze del settore immobiliare della Riviera di Ponente

Il panorama immobiliare della Riviera di Ponente, dal 2017 al 2023, ha mostrato un’interessante evoluzione delle transazioni immobiliari, caratterizzata da una significativa interazione tra acquirenti italiani e stranieri. Questo report non solo evidenzia l’andamento del mercato, ma si dedica altresì all’analisi delle tendenze e delle preferenze degli investitori, fornendo una prospettiva specifica sull’attrattiva della regione quale opzione primaria per gli investimenti nel settore immobiliare.

Inizialmente, il mercato della Riviera di Ponente suscitava interesse in maniera paritaria tra acquirenti  italiani e quelli internazionali. Tuttavia, nel corso degli anni un costante aumento della partecipazione da parte di acquirenti stranieri ha messo in luce il fascino della regione a livello globale, trainato dallo stile di vita della Riviera, dal suo clima, dalla sua cultura e dal suo potenziale di investimento.

Matteo Scandolera, co-fondatore di LiguriaHomes Casamare, sottolinea: “L’evidente aumento della partecipazione di acquirenti internazionali non solo evidenzia il fascino globale della Riviera Ligure come meta prediletta per le vacanze ma anche la sua ascesa come luogo dove trasferire la propria residenza e per  investire”. Questa riflessione coglie l’essenza dell’espansione del mercato, dove le contrattazioni tra acquirenti italiani e internazionali si sono stabilizzate, chiaro sintomo della sua continua crescita.

Espansione e diversificazione del mercato: Una prospettiva globale

Il settore immobiliare della Riviera di Ponente non mostra solo una crescita, ma anche una diversificazione che si rivolge a un pubblico globale. La nostra analisi evidenzia un mercato caratterizzato da una vasta gamma di preferenze e dimensioni di investimento, confermando il ruolo chiave della Riviera nel settore immobiliare italiano. L’analisi di LiguriaHomes Casamare sottolinea inoltre una tendenza significativa: il costante aumento degli investimenti da parte di acquirenti italiani, con una spesa media che va da 207.000 euro nel 2017 a 392.000 euro nel 2023.

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Iva detraibile al 50% per acquisti di case di nuova costruzione

IVA dimezzata per le persone fisiche che nel 2023 acquistano un’abitazione in classe energetica A o B costruita da un’impresa o da un fondo immobiliare

L’articolo 1, comma 76, della legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) stabilisce infatti che un importo pari alla metà di quanto sborsato a titolo di Iva (indifferentemente al 22, al 10 o al 4%) potrà essere portato in detrazione dall’Irpef in 10 annualità, a partire dall’Irpef dovuta nell’anno in cui si effettua l’acquisto e nei nove anni successivi.

La norma parla di “unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B”. Quindi non importa che si tratti di un’acquirente che compra la prima casa o una casa per le vacanze e neppure che si tratti di abitazioni usualmente escluse dalle agevolazioni fiscali, come quelle accatastate nelle categorie “di lusso” (A/1, A/8 e A/9). L’unico fattore rilevante è la classe energetica.

Se siete alla ricerca di un immobile di nuova costruzione in Liguria, potete contattare una delle nostre 5 agenzie immobiliari in Rivera. Tutte le migliori proposte immobiliari in vendita sono disponibili sul nostro sito internet https://www.casamare.net/

Bonus Fiscale “Prima Casa Under 36”

Ecco i chiarimenti per l’applicazione del Bonus Fiscale “Prima Casa Under 36”

prima casa agevolazioni

Con la pubblicazione della Circolare 12/E, l’Agenzia delle Entrate ha tracciato il perimetro della nuova agevolazione che punta a favorire l’acquisto della casa di abitazione dei giovani con meno di 36 anni e un Isee non superiore a 40 mila euro che acquistano un’abitazione entro il 30 giugno 2022, tramite la completa esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva.

La Circolare chiarisce che il nuovo bonus si applica anche alle pertinenze dell’immobile agevolato, come il box ad esempio, e che le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono azzerate anche per gli atti soggetti a Iva.
Il bonus “Prima casa under 36”, che vale per gli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 30 giugno 2022, prevede inoltre l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i mutui erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.

Ecco i chiarimenti più significativi:

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Agevolazioni Prima casa: termini sospesi fino a dicembre

Agevolazioni Prima casa, sospesi i termini fino a dicembre

prima casa agevolazioni

L’articolo 24 del Dl 23/2020 aveva sospeso per 313 giorni (dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020) i termini previsti dalla normativa sull’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” in tutti i casi in cui si fosse trattato di termini entro i quali il contribuente avrebbe dovuto tenere un comportamento attivo (trasferire la residenza, comprare, vendere). Ora, con il Milleproroghe, la scadenza del 31 dicembre 2020 viene posticipata al 31 dicembre 2021 (la sospensione durerà 678 giorni). Significa che i termini in corso al 23 febbraio 2020 sono sospesi e ricominciano a decorrere dal 1° gennaio 2022; mentre i periodi che avrebbero iniziato il decorso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021, inizieranno a doversi computare dal 1° gennaio 2022.

Pertanto:
a) chi acquista la “prima casa” senza risiedere (né lavorare) nel Comune ove l’abitazione è ubicata, ha 18 mesi per trasferire la residenza in detto Comune, decorrenti dalla data del rogito d’acquisto; quindi se il termine di 18 mesi stava decorrendo al 23 febbraio 2020, il decorso dei 18 mesi riprenderà il 1° gennaio 2022 e se il termine avrebbe dovuto iniziare il suo decorso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2021, inizierà a decorrere il 1° gennaio 2022;

b) beneficia di un credito d’imposta (pari all’imposta pagata in sede di “vecchio” acquisto, nei limiti dell’imposta da pagare in sede di “nuovo” acquisto) chi vende la sua “prima casa” e ne compra un’altra entro un anno dal rogito; quindi, se il 23 febbraio 2020 stava decorrendo il periodo annuale utile al riacquisto, tale termine riprenderà il decorso dal 1° gennaio 2022 e se invece l’atto di vendita è stipulato tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2021, il periodo per il riacquisto decorrerà dal 1° gennaio 2022;

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Cercare casa o comprare casa…?

Cercare casa online è facile, ma comprare casa… è un’altra cosa!
Al tuo fianco hai gli agenti immobiliari FIAIP e con la loro professionalità e competenza comprare e vendere casa è semplice e sicuro.

Perchè scegliere di affidarsi ad un agente immobiliare?

La vendita, l’affitto e la ricerca di casa sono un momento importante nella vita, causa di gioia e cambiamento, ma anche di stress. Affidarsi ad un’agenzia immobiliare per l’acquisto o la locazione della casa significa avere un professionista al proprio fianco che ti supporta in ogni fase della compravendita o della locazione.

L’agente immobiliare è un professionista iscritto al R.E.A. presso le CCIAA, regolarmente abilitato ai sensi della L. n. 39/1989. Il numero di iscrizione al Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (R.E.A.) certifica l’attività dei professionisti e dell’agenzia, di cui è titolare o con la quale collabora. L’agente immobiliare iscritto alla FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, principale associazione di categoria del settore immobiliare riconosciuta dalla Comunità Europea, con più di 45.000 professionisti del settore) opera inoltre secondo gli standard presenti nel Codice deontologico, consapevole della funzione sociale della professione esercitata. Gli agenti immobiliari Fiaip sono vincolati a comportamenti che mettono a riparo il cliente da cattive sorprese. L’etica professionale, la legalità e la trasparenza dei servizi offerti alla clientela sono al centro dell’azione di attività di mediazione immobiliare degli iscritti a Fiaip.

L’agente immobiliare non è solo colui che fa incontrare semplicemente domanda e offerta, ma è il professionista in grado di fornire al cliente consulenza e documentazione inerenti alla regolarità dell’immobile in vendita, fornendo planimetrie catastali, la visura ipotecaria, la copia del titolo di proprietà, il certificato di conformità degli impianti, la certificazione energetica dell’immobile, i verbali delle ultime assemblee ordinarie e straordinarie. Tutte informazioni e dati che vengono messi a disposizione del cliente prima che lo stesso presenti una proposta irrevocabile d’acquisto o una proposta d’affitto. Non è quindi solo colui che è in grado di setacciare il mercato con miglior efficacia, consentendo al cliente di visitare un maggior numero di abitazioni che corrispondono al proprio budget e ai propri desideri, ma è il professionista che rende la transazione più facile, sicura e veloce, sa valutare il tuo immobile e sa indicarti il rendimento del proprio investimento a medio lungo termine.

L’agente immobiliare è sempre terzo tra le parti ed è sempre tenuto a fare gli interessi del compratore e del venditore. Non va infatti dimenticato che il mediatore secondo la legge (art.1754 codice civile), è colui che mette in contatto due o più parti per la conclusione di un contratto, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza. Ciò significa, che il mediatore deve essere imparziale e deve perseguire gli interessi di entrambe le parti, comunicando tutte le circostanze a lui note relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, quand’anche di contenuto tale da indurre una delle parti a non stipulare il contratto oppure a sottoscriverlo a condizioni diverse.

Affidatevi ad un agente immobiliare Fiaip. In Liguria affidatevi a LiguriaHomes Casamare.

 

Bonus fiscale 2019: lavori in casa, mobili e giardini

Detrazioni casa 2019

Chi ha rinviato al 2019 le spese per i lavori in casa, o deve ancora concludere (e pagare) interventi già avviati nel 2018, può star tranquillo: la legge di Bilancio ha prorogato di un anno l’accesso ai bonus in scadenza lo scorso 31 dicembre. Una conferma “secca” delle regole e delle percentuali di detrazione, così come erano state ridisegnate dalla manovra del 2018.

Fermo restando che per i contribuenti Irpef vale sempre il principio di cassa, cioè non conta la data dei lavori o delle fatture ma quella di pagamento (quasi sempre con bonifico), per cogliere le agevolazioni c’è tempo fino al 31 dicembre 2019. Fanno eccezione le opere di riqualificazione energetica su parti condominiali e gli interventi di prevenzione antisismica (anche su singole unità), che non vengono toccati dalla legge di Bilancio 145/2018 perché hanno già un termine “lungo”: fissato alla fine del 2021.

Ristrutturazioni, arredi e giardini
Anche quest’anno il bonus sul recupero edilizio conserva dunque la detrazione al 50%, che è riferita a un’ampia gamma di opere: dalla manutenzione ordinaria come la tinteggiatura (ma solo su parti comuni condominiali) al cambio delle finestre, dall’installazione di porte blindate agli impianti fotovoltaici. Lo sconto si applica su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare e i lavori agevolati (e iniziati non prima del 2018) consentono, a loro volta, di “agganciare” il bonus mobili: la detrazione (sempre al 50%) sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici efficienti destinati all’immobile ristrutturato. Il bonus si calcola su una spesa massima di 10.000 euro, riferita a ciascun intervento edilizio (autonomo) e dunque eventualmente “rinnovabile”, se è stata già esaurita in passato e quest’anno si procede a ulteriori lavori sull’abitazione. Lavori che – come precisato dalle Entrate – devono essere almeno di manutenzione straordinaria: non valgono, cioè, le piccole opere quali l’installazione di grate alle finestre.
Confermato per il 2019 anche il bonus verde, la detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per la «sistemazione a verde» di aree scoperte private quali balconi, cortili e giardini. Uno  sconto che si calcola su massimo 5.000 euro per unità immobiliare, compresi i costi di progettazione e manutenzione.

Risparmio energetico e antisismica
Lo sconto sugli arredi non può invece abbinarsi alle opere di risparmio energetico agevolate dall’ecobonus, neanche a quelle con detrazione ribassata al 50%: cambio delle finestre, installazione di schermature solari, sostituzione di caldaie a biomassa o condensazione (in classe A). Di base, l’ecobonus prevede infatti una detrazione (Irpef – Ires) al 65%, con massimali variabili in base al tipo di lavoro green (dalla riqualificazione globale alla domotica). Ma che può salire al 70 o 75% per le coibentazioni nei condomini. In più, per i lavori condominiali è previsto che ogni beneficiario possa cedere la detrazione Irpef, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese esecutrici o a soggetti privati (escluse banche e intermediari finanziari).
La cessione del credito vale anche per alcune opere antisismiche, che consentono di detrarre dall’Irpef o dall’Ires i costi sostenuti per la messa in sicurezza degli edifici nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Il sismabonus va calcolato su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare e ripartito in cinque anni. Con alte percentuali di detrazione, che partono dal 50% per arrivare (in condominio) fino all’85%

Fonte: Il Sole24ore