Un 2021 con una novità importante per Imperia e dintorni

Proseguono senza sosta i lavori che, entro la prima metà del 2021, porteranno un nuovo tratto di pista ciclopedonale sul litorale cittadino di Imperia a collegarsi con quella già esistente,  permettendo a ciclisti e visitatori di percorrere un altro tratto di costa a picco sul mare davvero suggestivo e ad oggi totalmente inesplorato.

Pista Ciclabile Imperia

Photo Credit: Sabrina Cirone

Con la realizzazione di questo tratto, Imperia verrà connessa al percorso che ad oggi conta 24 km di tracciato fino ad Ospedaletti, attraversando i borghi di San Lorenzo al mare, Costarainera, Cipressa, Santo Stefano al mare, Riva Ligure e naturalmente Sanremo, la città dei fiori.

Il nuovo tratto della pista ciclo-pedonale attraverserà invece la città di Imperia, riorganizzandone la viabilità e dando un tocco “green” grazie anche a iniziative parallele come un bus navetta ecologico che farà spola tra i meravigliosi borghi di Oneglia e Porto Maurizio.

Un’opera importantissima che arricchirà il territorio di Imperia e collegherà turisticamente tutta la nostra Riviera permettendo lunghe passeggiate in riva al mare per godere delle splendide giornate liguri. Sempre in Imperia sono in progetto altre due nuove passeggiate, tra la Rabina e la Galeazza e nei pressi della Torre di Prarola. Tutte le opere dovrebbero essere realizzate in 9 mesi.

Un motivo in più per cercare casa nella splendida città di Imperia!

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Segnali positivi per mutui e compravendite

Balzo in avanti per mutui, compravendite e condizioni di accesso all’ acquisto della casa: come sta cambiando il mercato delle abitazioni 

Le analisi dell’Agenzia delle Entrate e di Abi nel Rapporto immobiliare 2015

Dopo sette anni in negativo, torna a crescere il mercato italiano delle abitazioni residenziali che nel 2014, sui rogiti effettivamente registrati nell’anno, mostra un +3,5% rispetto all’anno precedente. Il segnale positivo va interpretato cautamente, perché influenzato dagli effetti fiscali della modifica dell’imposta di registro intervenuta dall’1 gennaio del 2014 che ha portato a rogitare acquisti, di fatto compiuti sul finire del 2013, nei primi mesi del 2014. Ricostruendo la serie storica per neutralizzare tale effetto, si può ipotizzare che l’incremento del 2014 si limiti al più contenuto +0,7%. In ogni caso si tratta di un segnale positivo che si riscontra anche per le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario, con un balzo in avanti di oltre 12 punti percentuali. Migliora, infine, anche l’indice di affordability, cioè la possibilità di accesso delle famiglie italiane all’acquisto di un’abitazione, che a fine 2014 risultava pari al 9%, 2,3 punti percentuali in più dell’anno precedente.
È il quadro che emerge dal Rapporto immobiliare residenziale 2015, lo studio realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione Bancaria Italiana.

L’andamento del mercato residenziale
Le compravendite di immobili a destinazione abitativa nel 2014 sono state 421mila, ancora al di sotto dei valori registrati alla fine degli anni ‘80. L’andamento e la distribuzione dei volumi di scambio per macroaree geografiche, al lordo dell’effetto fiscale dovuto al mutamento dell’imposta di registro, ha evidenziato una ripresa più accentuata nell’area del Centro (+6,5%), seguita dall’area del Nord-Est (+5%) e del Nord-Ovest (+3,4%), dove si concentra la quota più elevata delle transazioni. Ancora contenuti, invece, i rialzi registrati nelle aree del Sud (+0,8%) e nelle Isole (+0,2%).
La superficie media dell’unità abitativa acquistata è stata pari a 105,2 m2, in crescita del 5%, mentre il fatturato del settore guadagna circa 5 miliardi di euro, passando dai 67,5 miliardi del 2013 ai 72,1 miliardi registrati nel 2014.

Gli italiani e il mutuo
Le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua), con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%). Il capitale complessivo erogato mostra un incremento del 10%, toccando quota 19,3 miliardi di euro, ma cala il capitale unitario, che scende di circa 3 mila euro, passando dai 122mila euro del 2013 ai 119 mila del 2014. Il calo dei tassi d’interesse e del capitale unitario erogato ha portato ad una diminuzione generalizzata della rata mensile, che è passata, in media nazionale, dai 682 euro del 2013 ai 631 euro del 2014.

L’indice di affordability
L’indice, elaborato dall’Ufficio Studi Abi secondo consolidate prassi metodologiche, sintetizza l’analisi dei vari fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento, tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per le famiglie di comprare casa indebitandosi e ne descrive l’andamento. Nel 2014 l’indice continua nel suo trend positivo, registrando un significativo miglioramento che in media di anno lo riporta in linea con i valori massimi dell’intero periodo di osservazione; secondo le proiezioni mensili, a marzo del 2015 con il valore del 10,3% avrebbe stabilito il nuovo massimo storico. In quest’ultimo anno la dinamica positiva è principalmente dovuta ad una forte riduzione del costo dei mutui, mentre continua ad essere positivo anche il contributo dovuto al miglioramento del prezzo relativo delle case rispetto al reddito disponibile. In miglioramento anche gli aspetti distributivi: nel secondo semestre del 2014, la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo per l’acquisto di una casa è pari al 60%, valore superiore di 7 punti percentuali al dato di un anno prima. Il miglioramento delle condizioni di accesso all’acquisto di una abitazione è risultato piuttosto omogeneo a livello territoriale: la condizione di accessibilità è presente in quasi tutte le regioni ed inoltre sono 8 quelle in cui nel 2014 l’indice ha registrato un massimo storico. Le positività registrate per l’indice di accessibilità trovano riscontro anche nella ripresa del mercato dei mutui: nei primi tre mesi del 2015 le nuove erogazioni

Fonte: Newspages

Disponibili 2 miliardi per mutui a tassi agevolati fino al 100%

A disposizione degli istituti di credito ci saranno due miliardi per l’erogazione di mutui a tassi agevolati fino al 100% del valore dell’immobile

Dal 7 gennaio è operativo il plafond casa, l’accordo tra la cassa depositi e prestiti e l’associazione bancaria italiana per facilitare l’acquisto di prima e seconda abitazione.

Il plafond casa è destinato al finanziamento, tramite mutui garantiti da ipoteca, dell’acquisto di immobili residenziali, con priorità per le abitazioni principali, preferibilmente appartenenti ad una delle classi energetiche a, b, o c e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica, con priorità per le giovani coppie, per i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile e per le famiglie numerose

Importo da finanziare

Si tratterà di finanziamenti tanto a tasso variabile che fisso e i finanziamenti potranno arrivare fino al 100% del valore dell’immobile

In particolare l’importo sarà costituito da:

  • 250.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale senza interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica
  • 350.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sul medesimo immobile residenziale

Beneficiari

Ad usufruire del finanziamento saranno soprattutto le giovani coppie, anche conviventi non sposate, nuclei familiari con almeno un soggetto disabile, famiglie numerose (con almeno 3 figli)

Immobili

I mutui saranno destinati principalmente, ma non solo, all’acquisto dell’abitazione principale; ristrutturazione, con accrescimento dell’efficienza energetica, degli immobili residenziali. gli immobili acquistati dovranno appartenere, preferibilimente, alle classi energetiche a, b o c

Controlli

Per assicurarsi che le banche riversino sui cittadini i minor costi del funding, sarà attivato un meccanismo di controllo. nei contratti, infatti, gli istituti di credito sono tenuti ad esplicitare il tasso a cui si sono finanziate presso la cdp e lo sconto che verrà riconosciuto ai mutuatari rispetto alle condizioni standard applicate dalla banca per analoghi finanziamenti

Nuove risorse

a seconda dell’andamento dei finanziamenti, la cassa depositi e prestiti si riserva anche la facoltà di destinare nuove risorse, aggiuntive rispetto ai 2 miliardi

Nella fase di avvio, una quota del 30% del plafond è riservata alle banche del sistema del credito cooperativo e delle banche piccole e minori.

Fonte: Idealista