Affitti: cedolare secca dal 15% al 10% per i 3+2

Il nuovo Governo, attraverso il cd piano casa, ha ridotto l’aliquota della cedolare secca dal 15% al 10% per i contratti a canone concordato.

Ma dello sconto fiscale, che presuppone una riduzione notevole rispetto alla tassazione ordinaria, possono usufruire solo alcune categorie di proprietari e a determinate condizioni:

  • Contratti a canone concordato 3+2 – Lo sconto fiscale vale solo per i contratti a canone concordato 3+2, stipulati nei comuni ad alta tensione abitativa e che rispettino gli accordi territoriali tra sindacati degli inquilini e proprietari. I canoni devono essere inferiori a quelli di mercato e compresi tra la fascia minima e quella massima stabilita. Qui trovate l’elenco dei Comuni nei quali è possibile il contratto a canone concordato 3+2: http://www.confedilizia.it/ELENCO%20COMUNI%20ALTA%20TENSIONE%20ABITATIVA.htm 
  • Contratti già stipulati a canone concordato e con cedolare secca – Se l’alloggio era già affittato a canone concordato e si era già optato per la cedolare secca il vantaggio è automatico a partire dal 1 gennaio 2014
  • Contratti a canone concordato senza cedolare secca – Il proprietario può optare per la cedolare secca entro il termine per il pagamento dell’imposta di registro annuale. se il contratto è stato stipulato il 1 aprile può sceglire la cedolare secca entro il 30 inviando la raccomandata all’inquilino per rinunciare all’aggiornamento istat e presentando alle entrate il modello 69 o il nuovo rli
  • Contratti liberi – per i contratti a canone di mercato, la cedolare resta al 21%. Se vuole pagare il 10% il proprietario deve chiudere il contratto libero (presentando la risoluzione alle entrate al costo di 67 euro) e poi stipularne uno nuovo a canone concordato. sempre se l’opzione è possibile e vantaggiosa per il proprietario
  • Prelievo fiscale – prima dell’introduzione dell’ imu, i contratti a canone concordato godevano di importanti privilegi. Agevolazioni sparite con l’imu, senza contare che quest’anno si pagherà anche la tasi
  • Canone scontato affitti in nero – la sentenza della corte costituzionale che ha bocciato gli affitti super scontati non ha effetti sulla cedolare secca

Fonte: Idealista e Il Sole 24 Ore

Disponibili 2 miliardi per mutui a tassi agevolati fino al 100%

A disposizione degli istituti di credito ci saranno due miliardi per l’erogazione di mutui a tassi agevolati fino al 100% del valore dell’immobile

Dal 7 gennaio è operativo il plafond casa, l’accordo tra la cassa depositi e prestiti e l’associazione bancaria italiana per facilitare l’acquisto di prima e seconda abitazione.

Il plafond casa è destinato al finanziamento, tramite mutui garantiti da ipoteca, dell’acquisto di immobili residenziali, con priorità per le abitazioni principali, preferibilmente appartenenti ad una delle classi energetiche a, b, o c e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica, con priorità per le giovani coppie, per i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile e per le famiglie numerose

Importo da finanziare

Si tratterà di finanziamenti tanto a tasso variabile che fisso e i finanziamenti potranno arrivare fino al 100% del valore dell’immobile

In particolare l’importo sarà costituito da:

  • 250.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale senza interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica
  • 350.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sul medesimo immobile residenziale

Beneficiari

Ad usufruire del finanziamento saranno soprattutto le giovani coppie, anche conviventi non sposate, nuclei familiari con almeno un soggetto disabile, famiglie numerose (con almeno 3 figli)

Immobili

I mutui saranno destinati principalmente, ma non solo, all’acquisto dell’abitazione principale; ristrutturazione, con accrescimento dell’efficienza energetica, degli immobili residenziali. gli immobili acquistati dovranno appartenere, preferibilimente, alle classi energetiche a, b o c

Controlli

Per assicurarsi che le banche riversino sui cittadini i minor costi del funding, sarà attivato un meccanismo di controllo. nei contratti, infatti, gli istituti di credito sono tenuti ad esplicitare il tasso a cui si sono finanziate presso la cdp e lo sconto che verrà riconosciuto ai mutuatari rispetto alle condizioni standard applicate dalla banca per analoghi finanziamenti

Nuove risorse

a seconda dell’andamento dei finanziamenti, la cassa depositi e prestiti si riserva anche la facoltà di destinare nuove risorse, aggiuntive rispetto ai 2 miliardi

Nella fase di avvio, una quota del 30% del plafond è riservata alle banche del sistema del credito cooperativo e delle banche piccole e minori.

Fonte: Idealista

Piano Casa: prorogato fino al 30/06/2015 in Liguria

Prorogato al 30 giugno 2015 il piano casa della Liguria

Con voto non unanime, l’Aula legislativa ha dato ieri il suo ok. L’opportunità sarebbe scaduta a San Silvestro. Lo slittamento del periodo-finestra entro cui sarà eccezionalmente possibile ampliare immobili in virtù di questa legge di carattere straordinario era contenuto in un passaggio del disegno di legge (Ddl 315, articolo 6), di collegato alla Finanziaria regionale per il 2014. È la terza “finestra” dello strumento. La legge-madre risale al 2009 (Lr 49), ma il testo era stato poi riformulato in una nuova versione (Lr 4/2001).

Così, per un ulteriore anno e mezzo, con il doppio obiettivo di rilanciare l’edilizia e riqualificare il patrimonio immobiliare, saranno consentiti gli ampliamenti. Il piano casa ligure li prevede su edifici residenziali e prevalentemente residenziali, nonché su stabili ad uso socio assistenziale ed educativo. Invece, gli interventi di demolizione e ricostruzione sono estesi anche ad altre tipologie, pure produttive. Si può agire su immobili esistenti al 30 giugno 2009.

Svariate le esclusioni applicative:

  • i centri storici salvo espressa previsione
  • immobili abusivi, o anche integralmente condonati con tipologia di abuso 1
  • beni vincolati
  • edifici ricadenti in uno dei 4 grandi parchi liguri o su aree demaniali marittime concesse per finalità turistico-ricreative

I premi di cubatura per ingrandire: ammesso un +30% di incremento fino a 200 mc; 20% di incremento fra 200 e 500 mc; 10% di incremento fra 500 e 1000 mc. Per edifici fra 1000 e 1500 mc, incremento fino a un max di 170 mc. Ulteriori bonus dal 5% al 10% per un ventaglio di altre migliorie, come l’adeguamento antisismico o energetico dell’intero edificio, l’uso materiali tradizionali liguri come l’ardesia, l’inserimento di un tetto fotovoltaico con potenza non inferiore a un kilowatt o di un serbatoio interrato per le acque piovane, o anche il ripristino e messa in sicurezza del territorio limitrofo pari ad almeno 20 volte la superficie totale dell’immobile ampliato.

Gli interventi di sostituzione concedono un premio del 35% entro un volume di 2500 mc, solo su dati immobili, ad esempio se esposti al rischio idraulico in base ai piani di bacino (con ricollocazione del volume altrove), o con accertate criticità statico-strutturali con rischio per la pubblica incolumità, oppure costruzioni connesse con opere di pubblica utilità. Sopra i 2mila mc, incremento max di 700 mc.

Fonte: Il sole 24 ore

L’Italia sempre tra le mete preferite dagli Inglesi

Gli inglesi continuano ad amare molto l’ Italia, non solo come meta per le loro vacanze ma anche per investire nell’ acquisto di una nuova casa.

La conferma arriva da “A Place in the Sun Live”, la più importante manifestazione britannica dedicata agli immobili all’estero dove sono stati raccolti  dati e informazioni sull’eventuale acquisto di un immobile in Italia. I quasi 5.000 visitatori e i 109 espositori dimostrano come nel Regno Unito ci sia molto interesse ad acquistare una casa all’estero, sia come luogo di residenza sia per soggiornarvi nei periodi di villeggiatura.

L’Italia risulta al quinto posto tra i paesi più ricercati dagli inglesi, preceduta da Spagna, Francia, USA e Portogallo. Per i britannici che decidono di acquistare casa in Italia, le attrattive principali sono la storia e la ricchezza culturale, la buona cucina e il clima mite. Altro fattore non trascurabile, l’idea che gli italiani siano delle persone piacevoli con cui è facile vivere.

Altro dato importante è la rilevazione che, almeno in questa manifestazione, la fascia di spesa più significativa è quella tra  150/200 mila euro: un investimento decisamente in linea con la ricca offerta di immobili in vendita in Itali a, soprattutto nelle zone richieste dagli stranieri, come  il mare della nostra Liguria.

Ecco un motivo in più per affidare il proprio immobile in vendita all’ Immobiliare Casamare, leader in Liguria per le vendite di appartamenti e ville agli stranieri, grazie al suo brand LiguriaHomes ® e alle importanti collaborazioni proprio in Inghilterra con Knight Frank LLP e Prestige Property Group.

Casa: cambiano le Tasse per l’acquisto

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 12 settembre 2013, è stato pubblicato il Decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”. Il decreto-legge, all’art. 26 introduce modifiche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale, che avranno, in ogni caso, effetto a decorrere dal 1° gennaio 2014.

Con la modifica del comma 3 dell’articolo 10 del D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale), si stabilisce che gli atti di trasferimento di immobili e tutti gli atti e le formalità direttamente conseguenti posti in essere per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari sono esenti dall’imposta di bollo, da i tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie e sono soggetti a ciascuna delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 Euro.

In sostanza – a decorrere dal 1° gennaio 2014:

  • Le aliquote dell’imposta di registro relative ai trasferimenti di prima casa passeranno dal 3 al 2%.
  • Per gli immobili “di lusso” si passerà invece dal 7% al 9% (l’aumento si applica anche per seconde case, capannoni, etc.).
  • Al 9% arriveranno anche i terreni edificabili (oggi all’8%) e quelli agricoli (oggi al 15%).
  • Diminuiranno, invece, le imposte ipotecaria e catastale, passando dall’attuale misura (proporzionale – 2% e 1% – o fissa – 168,00 euro – a seconda dei casi), all’importo fisso di 50 Euro per ciascuna.
  • L’art. 26, al secondo comma, dispone inoltre che l’importo di ciascuna delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, stabilito in misura fissa di 168,00 Euro da disposizioni vigenti prima del 1° gennaio 2014, è elevato a 200,00 Euro.

Anche tale disposizione avrà effetto dal 1° gennaio 2014 e, in particolare, ha effetto per gli atti giudiziari pubblicati o emanati, per gli atti pubblici formati, per le donazioni fatte e per le scritture private autenticate a partire da tale data, per le scritture private non autenticate e per le denunce presentate per la registrazione dalla stessa data, nonché per le formalità di trascrizione, di iscrizione, di rinnovazione eseguite e per le domande di annotazione presentate a decorrere dalla stessa data.

Fonte: Fiaip

 

Circolare Agenzia delle Entrate su Bonus Elettrodomestici

Arrivano chiarimenti da parte dell’ Agenzia delle Entrate in merito al Bonus Elettrodomestici. Ecco i punti più importanti:

Il bonus elettrodomestici sarà applicabile anche se il pagamento avviene con carta di credito o bancomat. a dirlo è una circolare dell’agenzia dell’entrate che ha chiarito anche quali sono i mobili che danno diritto alla detrazione del 50% (per un tetto massimo di 10.000 euro)

  • Mobili

Ma quali sono i mobili che danno diritto al bonus? La circolare 29/E  elenca a titolo esemplificativo “letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, comodini, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo degli immobili oggetto di ristrutturazione”. non danno diritto alle detrazioni gli aquisti di “porte, pavimentazioni (parquet), tende e tendaggi e altri complementi di arredi”

  • Elettrodomestici

Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, la circolare riprende quanto già detto dal dlgs 151/2005, per cui nella lista rientrano i frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Inoltre, per quanto riguarda i grandi elettrodomestici “la disposizione limita il beneficio all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe a+ o superiore, a o superiore per i forni, se per quelle tipologie è obbligatoria l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica”

Sebbene il dlg non lo preveda esplicitamente, la disposizione chiarisce che i mobili e gli elettrodomestici ammessi all’agevolazione devono essere nuovi. La ragione va individuata nella finalità dell’intervento normativo che deve stimolare “il settore produttivo di riferimento, effetto non ottenibile se fossero agevolate le spese sostenute per gli acquisti di mobili o grandi elettrodomestici usati”.

  • Ambito temporale

Le detrazioni riguardano l’acquisto di mobili ed elettrodomestici tra il 6 giugno e il 31 dicembre 2013 sempre e quando sia legato a interventi di ristrutturazione edilizia con spese sostenute a partire dal 26 giugno 2012.

  • Spese di trasporto

Nel totale delle spese detraibili possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio di beni acquistati, purché siano pagate con strumenti tracciabili.

  • Modalità di pagamento

Viene introdotta la possibilità di effettuare il pagamento non solo attraverso il cosidetto “bonifico parlante”, ma anche attraverso carte di credito o di debito, sempre e quando i movimenti siano rintracciabili. In questo caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare e non nel giorno di addebito sul conto corrente. non sono ammessi i pagamenti in contanti o con assegni bancari.

 

Fonte: idealista.it