Regolarizzare gli immobili fantasma: ecco come si deve fare
La Manovra 2011-2012 rende possibile regolarizzare gli immobili fantasma. Ma quale è la procedura da seguire. Ricordiamo che la suddetta manovra è stata pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 114 alla Gazzetta Ufficiale n.125 del 31 maggio 2010: nel dettaglio stiamo parlando del Decreto Legge 31 maggio 2010, n.78 recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica», in vigore dal 31 maggio 2010.
Ma passiamo agli immobili fantasma.
L’Ance spiega che entro il 31 dicembre 2010 sarà possibile regolarizzare catastalmente gli immobili, gli ampliamenti o i cambi di destinazione d’uso, non dichiarati in catasto, mediante la presentazione di una dichiarazione di aggiornamento catastale. Il Comune, su segnalazione dell’Agenzia del Territorio effettuerà i relativi controlli urbanistici.
Il successivo accertamento di immobili non dichiarati in catasto comporterà l’attribuzione di una rendita catastale presunta ed il pagamento delle imposte dovute sino ai 5 anni precedenti, unitamente all’applicazione dell’intero importo delle sanzioni, nonché la verifica della regolarità urbanistica dell’intervento, con tutte le conseguenze del caso.
Con tale misura (che si stima possa interessare circa 1,4 milioni di unità immobiliari), il Governo intende recuperare il gettito derivante dai tributi immobiliari (IRPEF, ICI, TARSU) che, sino ad oggi, sono stati evasi con riferimento agli «immobili fantasma».
L’Ance spiega che sotto il profilo della lotta all’evasione, tale misura appare apprezzabile, tenuto conto del maggior gettito per l’Erario e della concorrenza sleale rispetto ai fabbricati correttamente censiti ed in regola con i versamenti dei tributi immobiliari.
Fonte: newspages.it