Sblocca Italia ed Immobili

Sblocca Italia ed Immobili

Nel decreto Sblocca Italia sono contenute una serie di norme che, al fine di rilanciare il mercato immobiliare e il comparto dell’edilizia, facilitano la vita, a livello burocratico e amministrativo, agli operatori del settore. La CGIA di Mestre ha elencato le principali novità segnalate dal ministero delle Infrastrutture.

FRAZIONARE O ACCORPARE UNO O PIU’ APPARTAMENTI – L’operazione, prima del decreto, era classificata come ristrutturazione edilizia e, per poterla effettuare, occorreva il permesso di costruire e pagare il contributo di costruzione. Ora, invece, l’operazione è classificata come “manutenzione straordinaria”. Per effettuarla è sufficiente la “comunicazione di inizio lavori” (CIL). I contributi da versare, inoltre, solo quelli per gli oneri di urbanizzazione .

LAVORI IN CASA SU PARTI NON STRUTTURALI – Si tratta di quegli interventi che, pur modificando le superfici interne, non modificano la volumetria della casa. Prima del decreto era necessario presentare la CIL, i dati identificativi dell’impresa che esegue i lavori, la relazione tecnica di un tecnico abilitato, il progetto della ristrutturazione e gli atti di aggiornamento catastale a carico del cittadino. Ora, oltre alla CIL, va presentata la dichiarazione di un tecnico abilitato che sostenga che, effettivamente, non ci saranno interventi sulle parti strutturali. Tale comunicazione è valida ai fini catastali.

PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA – Prima, il permesso veniva rilasciato soltanto per edifici e impianti pubblici o di interesse pubblico. Era necessaria, inoltre, la deliberazione del consiglio comunale, mentre la deroga poteva riguardare soltanto i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati.
Ora il suddetto permesso può essere rilasciato anche per interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica effettuati in aree industriali dismesse; il ministero specifica che è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d’uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l’interesse pubblico.

Fonte: Newspages

Seconda casa: i milanesi preferiscono la Liguria

Secondo una indagine effettuata dalla Camera di Commercio di Milano e dal Collegio Agenti d’Affari in mediazione della Province di Milano e Monza e Brianza, la regione Liguria è al primo posto tra le mete preferite dai milanesi per l’acquisto della casa vacanza.

I dati rivelano che sono le famiglie con bambini le protagoniste del mercato delle seconde case: è per loro circa una vendita su quattro (24,6%), anche se un acquirente su otto è un professionista.

Tra le regioni, dopo la Liguria, spiccano Lombardia (23%) e Valle d’Aosta (14,8%). All’estero vanno per la maggiore: Costa Azzurra (14,8%), Londra (11,5%), New York (9,8%), Berlino (8,2%), Parigi e Baleari (6,6%).

Ma che cosa si cerca nell’acquisto? Soprattutto appartamenti (47,5%), intorno ai 60 m2, da acquistare in primo luogo per fare un investimento (27,9%), per passarci le vacanze (18%) o da affittare (9,8%).

A questo indirizzo trovate tutte le nostre proposte immobiliari in vendita in Liguria: www.casamare.net/it/immobili/cerca 

 

Fonte: Camera di commercio di Milano (attraverso TeMA ) e FIMAA Milano Monza & Brianza

Ritorna il segno positivo nel mercato immobiliare

Ritorna il segno positivo nel mercato immobiliare

Segnali di ripresa per il mercato immobiliare italiano che nei primi tre mesi del 2014 cresce dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.

A fare da traino sono soprattutto il settore commerciale (+4,7%) e il residenziale (+4,1%), anche se i dati risultano influenzati dallo slittamento di una parte dei rogiti al nuovo anno per sfruttare la più conveniente imposta di registro. Sono questi i dati che emergono dalla Nota trimestrale Omi, lo studio realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che analizza l’andamento del mercato immobiliare italiano nel primo trimestre 2014.

Il settore residenziale

Con 98.403 transazioni, il mercato immobiliare delle abitazioni segna una crescita del 4,1%, più marcata al Centro (+10,5%) e al Nord (+4,7%), mentre resta negativo il Sud (-1,6%), seppur con minore intensità rispetto agli stessi periodi precedenti. L’aumento delle compravendite ha interessato in misura minore i Comuni non capoluogo (+1,7%) e maggiormente i capoluoghi che segnano un +8,8%, con un picco nei capoluoghi del Centro (+17,3%).

Il settore non residenziale

Andamento diversificato, invece, per i settori non residenziali, con il commerciale che cresce del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il produttivo che perde lo 0,8% e il terziario il 10,3%.
In particolare, il terziario (che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito) prosegue il trend negativo, che vede il comparto in perdita da dieci trimestri consecutivi.

Fonte: Newspages

Piano Casa: ecco le principali novità

Approvazione in via definitiva del Piano Casa

Ecco in sintesi i dettagli del Piano Casa che la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva: Legge di conversione del decreto legge n. 47/2014 (recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015).

–    Cedolare secca al 10% per i contratti di locazione agevolati
Per il quadriennio 2014-2017, l’aliquota della cedolare secca attualmente prevista per i contratti di locazione stipulati a canone concordato (3+2)  nei Comuni ad alta tensione abitativa nella misura del 15% viene ridotta al 10% .

Una delle novità introdotte in sede di conversione è che il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) provvederà ad aggiornare l’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge in oggetto

–    Cedolare secca al 10% per i contratti di locazione stipulati nei Comuni colpiti da calamità
Una delle misure fortemente volute da Fiaip ed accolta dal Parlamento in sede di conversione del decreto è quella relativa all’estensione – per il medesimo quadriennio 2014-2017 –  dell’aliquota del 10% della cedolare secca ai contratti di locazione stipulati nei Comuni per i quali, nei cinque anni precedenti l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge in esame, sia stato deliberato lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi

–    Detrazione delle spese per l’acquisto di mobili
Per il periodo dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 le spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sono computate, ai fini della detrazione Irpef, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione stessi

–    Lotta all’occupazione abusiva di immobili
Chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile stesso e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge.

A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in esame, gli atti aventi ad oggetto l’allacciamento dei servizi di energia elettrica, di gas, di servizi idrici e della telefonia fissa -nelle forme della stipulazione, della volturazione, del rinnovo- devono riportare, a pena di nullità, i dati identificativi del richiedente e il titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’unità immobiliare in favore della quale si richiede l’allacciamento.

I richiedenti devono, altresì, consentire, la verifica dei propri  dati e l’inserimento di questi ultimi negli atti sopra indicati, attraverso la consegna agli enti fornitori dei servizi, di “idonea documentazione” relativa al titolo che attesti “la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione” dell’unità immobiliare, in originale o copia autentica, od il rilascio della  dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

–    Salvezza degli effetti delle sanzioni “civilistiche” per i contratti non registrati
Vengono fatti salvi, fino al 31.12.2015, gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base dei contratti di locazione registrati ai sensi di disposizioni – i commi 8 e 9 dell’art. 3 del d.lgs. n. 23/’11 – non più in vigore in quanto dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 50 del 14.3.2014.

Disposizioni attraverso le quali veniva previsto un meccanismo di sostituzione sanzionatoria della durata del contratto di locazione per uso abitativo e di commisurazione del relativo canone in caso di mancata registrazione del contratto entro il termine di legge nonché l’estensione di tale disciplina anche alle ipotesi di contratti di locazione registrati con un importo inferiore a quello effettivo e di contratti di comodato fittizio registrati.

–    Maggiori tutele per acquirenti di immobili da costruire
Viene disposto che l’acquirente di un immobile da costruire non possa rinunciare alle tutele previste dal D.lgs. n.122/2005 (contenente, per l’appunto, disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire) e che ogni clausola contraria sia nulla e debba intendersi come non apposta.
Vengono estese al coniuge dell’acquirente di un immobile da costruire alcune previsioni contenute nella relativa disciplina (in materia di diritto di prelazione e di esenzione e limiti alla esperibilità dell’azione revocatoria).

–    Finanziamenti al Fondo per l’accesso alle abitazioni in locazione ed al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli
Vengono concessi nuovi finanziamenti per il Fondo per l’accesso alle abitazioni in locazione, previsto dalla L.n.431/1998 e per il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, introdotto dal D.L.n. 102/2013.

Fonte: Fiaip

La Liguria conferma il record di bandiere blu

Anche nel 2014 la Liguria e’ la regione che ha conquistato più’ vessilli (20) seguita dalla Toscana con 18, le Marche con 17, la Campania con 13, Puglia e Abruzzo con 10.   

La Liguria si conferma regina del mare pulito incassando il record italiano delle Bandiere Blu, in totale venti. I vessilli della Fee-Foundation for Environmental Education sventoleranno per la prima volta a San Stefano al Mare e Pietra Ligure. Riconfermate a San Lorenzo al Mare, Bordighera, Spotorno, Bergeggi, Finale Ligure, Noli, Pietra Ligure Savona Fornaci, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze, Loano,Chiavari, Lavagna, Moneglia, Lerici , Framura, e Ameglia

La bandiera blu è un prestigioso riconoscimento internazionale, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi dalla FEE, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo). Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale delle località rivierasche verso un processo di sostenibilità ambientale.

In totale sono 140 le località’ rivierasche italiane e 62 gli approdi turistici che potranno fregiarsi, la prossima estate, del riconoscimento Bandiera Blu 2014. Ben 140 comuni, (5 in piu’ contro i 135 dello scorso anno), che corrispondono a circa il 10% delle spiagge (269) premiate a livello internazionale. I nuovi ingressi sono 15 mentre le uscite dalla lista, rispetto al 2013, sono 10. La Liguria e’ la regione che ha conquistato piu’ vessilli (20) seguita dalla Toscana con 18, le Marche con 17, la Campania con 13, Puglia e Abruzzo con 10. Le Bandiere Blu 2014 sono state assegnate dalla Foundation for Environmental Education (FEE), ai Comuni rivieraschi ed agli approdi turistici e presentate, alla presenza dei sindaci, nel corso della XXVIII cerimonia di premiazione svoltasi a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’edizione di quest’anno ha premiato i luoghi le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dai risultati delle analisi che nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio condotto dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.

In dettaglio, la Liguria mantiene 20 localita’, con 2 uscite e 2 nuovi ingressi e guida la classifica nazionale; con 18 localita’ segue la Toscana che acquista una bandiera e con 17 localita’ le Marche che ne perdono una rispetto allo scorso anno. La Campania riconferma le 13 bandiere ed anche la Puglia le 10 dello scorso anno, ma con un’uscita ed un ingresso.
L’Abruzzo perde 4 bandiere andando a quota 10 mentre l’Emilia Romagna aumenta a 9. Il Veneto raggiunge le 7 bandiere con un nuovo ingresso, il Lazio ne conquista 2 raggiungendo quota 7, la Sardegna e’ presente con 6 localita’, avendone persa una e la Sicilia aumenta la sua presenza con 2 nuove localita’ arrivando a 6 bandiere; la Calabria e’ presente quest’anno con 4 bandiere, una in piu’ dello scorso anno, il Molise ne conferma 3.
Sempre due bandiere come nel 2013 per il Friuli Venezia Giulia e una per la Basilicata. Quest’anno c’e’ un incremento per quanto riguarda i laghi: 1 bandiera per la Lombardia, 1 per il Piemonte che ne perde una e 5 per il Trentino Alto Adige che aumentano di 4.

I Comuni hanno potuto presentare direttamente i risultati vista la piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. Come nelle precedenti edizioni, molto rilievo e’ stato dato alle attività’ di educazione ambientale e gestione del territorio che le Amministrazioni hanno messo in atto per preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile.

Fra gli indicatori presi in considerazione ci sono: l’esistenza ed il grado di funzionalità’ degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità’ nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la possibilità’ di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni.

Da non dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché’ i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività’ istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. Alla cerimonia di premiazione, sono intervenuti il comandante generale del corpo delle Capitenerie di Porto, ammiraglio Felicio Angrisano ed il direttore generale dell’ISPRA Stefano Laporta.
“E’ con soddisfazione che vediamo anche per il 2014 un incremento di Bandiere Blu, ben 140 comuni, a significare, nonostante la situazione economica, la priorità’ di scelte sostenibili di tante località’ turistiche – ha detto Claudio Mazza, Presidente della FEE Italia – l’attenzione all’ambiente in ogni sua declinazione e’ l’elemento di partenza per sviluppare una destinazione turistica, ed inevitabilmente oggi, con un mercato fortemente orientato al turismo sostenibile”.
Per il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Felicio Angrisano, “e’ il giusto riconoscimento a quelle amministrazioni comunali che, nonostante le esigue risorse economiche a disposizione, hanno posto alla base delle proprie scelte politiche la tutela dell’ambiente e delle coste.

Ennesimi riconoscimenti per la Liguria che confermano ancora una volta come comprare casa in Liguria sia la giusta scelta.

Per trovare la vostra prossima casa in Liguria: www.casamare.net

Spese di condominio: inquilino o proprietario?

Chi deve pagare le spese di condominio di un appartamento in affitto tra locatore e conduttore?

Una domanda semplice e una risposta complessa che ha dato origine a non pochi conteziosi tra le parti. Dopo 15 anni, la confedilizia e i sindacati degli inquilini (sunia, sicet e unia) hanno stilato la nuova tabella per capire come ripartire i costi tra proprietario e inquilino.

La tabella recepisce le novità normative e tecnologiche come il cablaggio dei condomini, i sistemi di videosorveglianza e l’installazione di antenne satellitari. Per utilizzarla basterà richiamarla nei nuovi contratti, senza doverla allegare e quindi senza altre spese di bollo.

In generale la tabella prevede una ripartizione delle spese da conduttore e locatore così articolata:

Inquilino: deve sostenere le spese della manutenzione ordinaria e le piccole riparazione, le spese per il consumo di energia e le relative lettere, e le ispezioni e collaudi degli impianti (ascensore, autoclave, impianti di illuminazione, videocitofono e videosorveglianza, ricezione televisiva e flussi informativi), la carica degli estintori degli impianti antincendio.

Proprietario: sul proprietario gravano le spese straordinarie, come l’installazione di nuovi impianti o il loro rifacimento, l’adeguamento alle disposizioni di legge, l’acquisto degli estintori degli impianti antincendio.

Cliccare al seguente link per scaricare la tabella in pdf:

tabella_oneri_registrata

 

Fonte: idealista