Detrazione ristrutturazioni: aggiornamenti

Bonus del 50% per le pertinenze

Nella detrazione prevista per i lavori di ristrutturazione degli immobili trova spazio anche il costo sostenuto per il riconoscimento del vincolo pertinenziale, come nel caso degli interventi di recupero di un sottotetto. La risoluzione n. 118/E dell’Agenzia delle Entrate, diffusa lo scorso 30 dicembre 2014, chiarisce infatti che il contributo sostenuto per la redazione dell’atto notarile destinato alla costituzione del vincolo pertinenziale può essere anch’esso ammesso in detrazione.

Ok alla detrazione per il recupero del sottotetto

La risoluzione conferma che gli interventi edilizi per il recupero dei sottotetti a fini abitativi sono a tutti gli effetti restauro e risanamento conservativo e/o ristrutturazione. Di conseguenza, il costo sostenuto per rendere abitabile un sottotetto esistente può essere portato in detrazione, purché questo avvenga senza aumento della volumetria originariamente assentita.
La redazione dell’atto notarile di vincolo unilaterale è un atto che rende la parte di sottotetto esistente “pertinenza” dell’unità immobiliare principale. Quindi, l’atto notarile è considerato funzionale alla riduzione del contributo da corrispondere per il rilascio della concessione edilizia. Ne consegue che anche il costo sostenuto per la redazione dell’atto è ammesso in detrazione poiché determina l’importo del contributo detraibile.

Fonte: Newspages

Liguria: cambia la legge dei sottotetti

La Regione Liguria cambia e adegua la legge che consente il recupero edilizio dei sottotetti, dopo che Il Tribunale di Savona si è rivolto alla Corte Costituzionale sollevando la questione di legittimità del provvedimento che sta interessando centinaia di privati.

Dopo la richiesta del Tribunale di Savona, che ritiene la legge regionale 24 del 2001 incostituzionale, la giunta Burlando, su proposta dell’assessore alla Pianificazione Territoriale Gabriele Cascino, ha approvato in mattinata un disegno di legge che la modifica per “riportarla in un ambito di efficacia, interpretazione e applicazione costituzionalmente corrette”, spiega Cascino.
La nuova legge punta a correggere le impostazioni di quella attuale che consente infatti il recupero abitativo dei sottotetti di edifici esistenti, senza stabilire limiti dimensionali e incrementi di volumetrie che in diversi casi vanno oltre la ristrutturazione e si configurano come vere proprie nuove costruzioni.

Il ddl fissa invece precisi limiti di incremento della sagoma di copertura delle costruzioni: non più di 50 centimetri per la “linea di colmo” e per quella della “gronda”, limiti che rientrano nelle norme statali e regionali della ristrutturazione edilizia.
La nuova normativa potrà essere applicata ai fabbricati che già dispongono di sottotetti in grado di diventare abitazioni senza danni paesaggistici.
Sempre nel ddl approvato dalla giunta regionale si dà ai comuni la possibilità di disciplinare con gli strumenti urbanistici, gli interventi di recupero dei sottotetti esistenti realizzati dopo l’entrata in vigore della legge del 2001.

Fermo restando i parametri stabiliti dal ddl , i comuni potranno stabilire anche la percentuale massima di incremento del volume della costruzione entro il limite del 20 per cento del volume esistente.
Fonte: SanremoNews